martedì 9 agosto 2011

A-a-abbronzatissima- istruzioni per l'uso

Credo che, con l'avvento dell'estate, diventi l'obiettivo primario di tutte le donne, giovani e non, che si apprestano a trascorrere tre mesi sotto il solleone: ABBRONZARSI.
Mozzarelle d'inverno, barrette di cioccolato d'estate.
Non so voi, ma io personalmente quando vado al mare non posso evitare di scorgere la solita fila interminabile di lucertole che imperterrite sfidano l'afa -sfida persa in partenza, per una come me che al mare va esclusivamente per FARSI IL BAGNO- pur di far sì che in giro vengano scambiate per belle brasiliane turiste.
Ebbene io e me stessa medesima, appena tornata da una delle solite giornate al mare, mi faccio prendere dall'ispirazione e che faccio? Mi metto a dispensare consigli per un'abbronzatura da URLO (tipo quello di Munch, sì).
Eh certo, perché molte non sanno che non basta privarsi di un tuffo o due nell'acqua salata pur di distendersi belle spaparanzate completamente in balia deia rggi solari. Non basta cospargersi di olio abbronzante. Esistono piccoli accorgimenti, banali, forse più che accorgimenti saranno rotture di scatole, che vi permetteranno di godere di quelle meravigliose sfumature dorate lungo il vostro longilineo (?) corpo.

1) Esistono vari tipi di carnagione, cavolo, volete mettervelo in testa? Se d'inverno venite scambiate per qualche parente di Edward Cullen è IMPOSSIBILE che d'estate possiate prendere le sembianze di Belen Rodriguez, fatevene una ragione.
Prendo l'esempio di me e una mia amica. Io ho sempre avuto una carnagione olivastra/ambrata, capelli e occhi scuri (insomma, la tipica ragazza mediterranea). D'estate i primi giorni di mare (cioè a giugno) metto una protezione 15 su tutto il corpo e non mi scotto mai; ad agosto potete tranquillamente scambiarmi per una marocchina.
La mia amica ha una carnagione chiara ma non troppo e una pelle un po' delicata. Capelli castano chiaro, occhi nocciola... d'estate usa una protezione 30 e i primi giorni assume le sembianze di un pomodorino per bruschetta, ma dopo un mesetto conquista un colorito dorato.
Questo semplicemente per farvi capire che non siamo tutte uguali, c'è chi ha un limite che non può oltrepassare, ma d'altronde che volete farci, c'est la vie.
Per cui, usate sempre un tipo di protezione adatto alla vostra pelle e non illudetevi sperando di diventare super-iper-mega-abbronzatissime, perché se partite con un colorito degno di Biancaneve, beh, allora è una battaglia persa in partenza.

2) Se non siete abbronzate, potete sempre dar l'idea di esserlo!
Per cui occhio a ciò che indossate, può sembrare una sciocchezza ma è molto importante. Via libera a colori chiari e/o colorati, ideali per far risaltare l'abbronzatura sono in primis il bianco, poi tutte le tonalità accese, dal giallo sole al fucsia, dall'arancione al verde acqua. Assolutamente vietata l'intera scala di grigi nonché tutti i colori spenti e invernali che possiate immaginare, a partire dal classico nero: quello concedetevelo solo se si è in uno di quei casi in cui pupazzi di neve si è e pupazzi di neve si rimane. La regola dei colori vale ovviamente per tutti i capi e accessori, persino per lo smalto.

3) Ora, immaginate un attimo. Siete in spiaggia, stese sopra il telo mare, avete assunto la posizione da lucertola-cotta-al-sole e avete la seria intenzione di rimanere minimo un'oretta e mezza in balia dei raggi di mezzogiorno per poter ottenere quella cavolo di abbronzatura che sembra giocar a nascondino. Accanto i vostri figli si agitano, giocano, fanno pernacchie ai passanti (?), si buttano in acqua, si schizzano a vicenda e riemergono, si espongono al sole per far castelli di sabbia e poi si ributtano in acqua, e poi riescono per rincorrersi sulla sabbia, e via facendo per un'ora.
Finalmente a casa vi togliete il copricostume, tirate le somme e amaramente scoprite che i vostri figli sono più abbronzati di voi.
Come è stato mai possibile?
Semplice, bagnarsi spesso con l'acqua salata aiuta ad abbronzarsi. Non lo sapevate? Ora lo sapete.
E' sbagliato, sbagliatissimo incollarsi al telo mare sotto il sole cocente per un'ora o più, a parte che non so come facciate a non svenire, ma una bella pausa-bagno-rinfrescata ci vuole, e ripetuta più volte diventa un alleato vincente contro il tanto temuto colorito da vampiro!

4) E' scientificamente provato che gran parte dell'abbronzatura acquisita nel corso della giornata viene lavata via quando, una volta tornate a casa, ci infiliamo immediatamente sotto la doccia e ci insaponiamo a dovere. Il sapone toglie l'abbronzatura? Non proprio, ma quasi. Per cui, una volta tornati dal mare, aspettiamo un po' prima di rinchiuderci nella doccia e cerchiamo di usare il meno possibile il sapone.

5) Mangiate taaanta frutta dai colori accesi . E' molto quotata la carota, dicono che faccia miracoli in fatto di abbronzatura ma ahimè, vi confesso che nutro un'antipatia innata per le carote e le sue compari verdurine varie, per cui non ho mai avuto modo di provare. Mea culpa, a dimostrazione del fatto che chi predica bene razzola male, non sono solita mangiare tanta frutta (sono più un tipo da Kinder Bueno e porcherie varie), ma siccome dicono che la frutta contenga molta melanina e io ultimamente ci ho preso gusto con la pesca, ve la consiglio.

Perfetto, ecco a voi le mie perle fasulle di saggezza in fatto di abbronzatura! Ora andate, provate e fatemi sapere ;)
P.S.: in caso questi consigli abbiano effetto disastroso, ovviamente non mi farete causa, vero?
xoxo
Julienne

mercoledì 3 agosto 2011

Life in plastic

Si cantava che la vita nella plastica è fantastica, oggi possiamo prenderla sul serio.
Come?
Qualcuno conoscerà sicuramente la novità degli ultimi anni, le scarpe in plastica. Solitamente ballerine, d'estate si trovano anche in versione sandali, sono coloratissime e hanno conquistato il cuore di molte fashion-addicted.
Il modello più famoso è senz'altro le Melissa di Vivienne Westwood.


Di certo chi le possiede da' più importanza al senso estetico che alla comodità... Sì, perché in fondo c'è una domanda che si chiede ogni ragazza attratta da un paio di ballerine in plastica...

SARANNO COMODE?

Passo la domanda a voi che state leggendo... questo semplicemente perché odio il fatto di trovarmi ogni volta a sbavare davanti a una vetrina che espone mille paia di ballerine colorate, di provarle, di innamorarmene, quando alla fine, un attimo prima di portarle alla cassa, vengo assalita da mille domande del tipo 'ma saranno comode?' 'oddio non è che il piede suda assai?' 'ci posso camminare tanto?'.
Io per esempio avevo adocchiato da tempo un paio di ballerine in plastica con un fiocco sulla punta, di Primadonna; ma quelle odiose domande mi hanno sempre impedito l'acquisto!
Per cui mi rivolgo a voi... possedete almeno un paio di ballerine/sandali in plastica? Come vi trovate? Posso andare sul sicuro comprandone un paio o meglio evitare?


Besos
Giuliana